Anche il 2008 si chiude con un risultato positivo per Despar. È un dato che ci riempie di soddisfazione, soprattutto considerando il quadro economico nel quale èmaturato. Quello appena concluso è stato un anno estremamente pesante per l’economiamondiale e
per quella italiana. La crisi ha colpito le banche, l’economia reale, l’occupazione, i consumi. Tutti i settori di attività ne hanno risentito, inclusa naturalmente la Gdo che ha dovuto fare i conti con il minor reddito a disposizione delle famiglie per effetto sia della perdita di molti posti di lavoro, sia del subentro di nuovimodelli di consumo, ma soprattutto del clima di fiducia dei consumatori che continua a rimanere sui livelli più bassi, indebolendo ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie.
La grande distribuzione, oltre ad analizzare i fattorimacroeconomici che influenzano lo scenario di mercato, deve monitorare
costantemente l’evoluzione nel comportamento d’acquisto dei consumatori e prevedere le nuove tendenze di consumo, per proporre un’offerta commerciale in linea con le esigenze emergenti. Infatti, nonostante la crisi, cambiano gli stili vita e il consumatore
moderno diventa sempre più esigente, razionale, informato e critico, quindi tendenzialmente più nomade ed infedele. È vero che la
congiuntura costringe un numero sempremaggiore di consumatori a scelte rigorose, ma è altrettanto vero che la ricerca della
convenienza e dell’affare non è più concepita come necessità di risparmio, bensì come ricerca dell’acquisto intelligente. Cambia per questa ragione l’approccio alle promozioni e alle soluzioni di spesa con un alto rapporto qualità/prezzo. Di conseguenza le azioni strategiche intraprese dal settore dellaGdo sono state principalmente rivolte a garantire un’offerta commerciale
che, tutelando il potere d’acquisto dei consumatori, rispondesse a tali nuove esigenze. Ciò ha portato ad un ampliamento, all’interno degli assortimenti, delle linee ad alta convenienza aumentando il numero dei prodotti primo prezzo nel mix delle referenze a scaffale, ma soprattutto ad unamaggiore pressione promozionale. L’attuazione di tali scelte strategiche ha comportato per la Gdo
conseguenze piuttosto onerose: da un lato le tensioni nei rapporti con la produzione, per contenere i listini e non far gravare
interamente sulla distribuzione gli effetti inflazionistici; dall'altro i conti economici gravati da unmix di vendita conminore redditività, a causa della forte politica promozionale e dellamaggiore pressione competitiva tra formule e format del canale distributivo. Nonostante questo, Despar è riuscita a chiudere l’anno con risultati lusinghieri, dando prova della sua solidità e di essere preparata a cogliere ulteriori opportunità di crescita anche all’interno di uno scenario economico difficile, dimostrando di essere dotata di quell’insieme di punti di forza che possono costituire un vero vantaggio competitivo.
Nel 2008 il fatturato ha raggiunto i 4.561 milioni di euro, con un incremento del 4,5%rispetto al 2007. Sono cresciuti i punti vendita, raggiungendo quota 2.123. Sono aumentati i dipendenti, che hanno superato quota 20.000. Despar si conferma come una realtà dinamica, sana. Il cuore dell’attività aziendale è sempre il negozio di vicinato, con una forte presenza di prodotti freschi, un servizio familiare e tanta convenienza: una formula sempre attuale, che anzi in questa congiuntura si dimostra ancora più vicina alle necessità del consumatore.
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