giovedì 23 agosto 2012
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Un'azienda operosa come Despar non chiude mai. Soprattutto chi si occupa di determinati settori non dorme mai, come si suol dire negli ambienti professionali. Non c’è pace per un’azienda come Despar. Dopo le problematiche legate alla vicenda Aligrup, oggi brillantemente risolte con il comunicato stampa congiunto a Coop che risolve il problema con una partnership industriale, ottimo punto di arrivo di una Supercentrale che funziona oltre ai vantaggi determinati dalla concentrazione degliacquisti, si potrebbe trovare davanti ad un caso Sadas, la concessionaria Lombarda dell’insegna bolognese. A causa di una non felice situazione finanziaria potrebbe essere in vendita? A parte affermare che quasi tutti sono in vendita alle giuste condizioni, non esistono ad oggi voci sul mercato che possano condurre ad una tale determinazione, ma di voci il Gruppo lombardo ne catalizza più che altro per i ritardi con cui si stanno pagando i fornitori. Oggi, come si è scritto più volte, il vecchio vizio di farsi finanziare dall’industria non trova più la disponibilità della stessa, stritolata anche dalla difficoltà di accesso al credito, pertanto l’allungamento unilaterale dei pagamenti da parte del Trade provoca agitazione sul mercato ed alimenta voci preoccupanti.
Dopo pochi mesi dalla scomparsa del fondatore del Gruppo Sadas, il famoso e rispettato Giancarlo Orsenigo, il Gruppo si trova di fronte a diversi problemi: molti fornitori avrebbero addirittura dismesso le somministrazioni, e voci raccontano del senso di vuoto che si ha percorrendo il deposito di Baruccana oramai vuoto a quanto pare, e con il cash di Varedo che sta procedendo a svendere la merce. Si era parlato tempo fa di un interesse di Unes (prima dell’accordo con Luigi Viale) chissà se l’interesse è sempre vivo? Molti si domandano cosa sia successo in questi anni a questa famosa azienda, un tempo ramificata su tutto il nord ovest con un nutrito gruppo di punti di vendita di proprietà e moltissimi affiliati. Proprio questi negli ultimi tempi hanno cambiato insegna dichiarando di essere stati vittime di alcuni disservizi, le voci parlano anche di sospensione di pagamenti di fatture a vantaggio del Cedi. Una cosa è certa: diverse aziende di assicurazione del credito non si sentono di assicurare Sadas, ma questo non vuole dire più di tanto se si considera che la stessa sorte (mancata assicurazione) ricade su altre imprese distributive blasonatissime del Veneto di altra insegna. Insomma Despar si ritrova a gestire un’altra patata bollente, riuscirà a risolverla con la stessa brillantezza di Aligrup con una soluzione interna a Centrale Italiana o addirittura interna all’insegna (partnership interna)?
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