giovedì 19 luglio 2012

Lombardia: Sequestrati 2.300 prosciutti Dop

I Nas di Cremona hanno sequestrato in tutto 2.300 i prosciutti Dop di varie tipologie, Parma, San Daniele e Modena in una quarantina di stabilimenti di stagionatura, perchè gli animali venivano allevati con scarti e rifitui alimentari che, invece di essere smaltiti, erano dati in pasto agli ignari animali!E se il proprietario dell’allevamento pensava di aumentare la redditività dei suoi prosciutti, ha dovuto ricredersi! Un sequestro per un valore di circa 300.000,00€, a tanto ammonterebbe il valore dei prosciutti sul mercato, se fossero stati venduti come pezzi pregiati (quando di pregiato non avevano proprio nulla!!!!). Oltre al sequestro è scattata la denuncia per il proprietario dell’allevamento per frode in commercio e vendita di prodotto non genuino, e anche per traffico illecito di rifiuti in concorso con il titolare di due aziende alimentari (una nel mantovano e una nel parmense) che gli vendeva gli scarti di produzione. I prosciutti erano così suddivisi: 1.900 prosciutti di Parma e di Modena e 400 San Daniele e si è arrivati al sequestro dopo un’indagine partita la scorsa primavera, che è coordinata dal procuratore della Repubblica di Mantova Antonino Condorelli e denominata «Trash food». Tutto sembra essere partito da un’ispezione igienico-sanitaria dovuta alla grande quantità di rifiuti speciali, animali e vegetali, stoccati in un allevamento di suini. Di sicuro, adesso, la giustizia farà il suo corso mentre i prosciutti non più

venerdì 6 luglio 2012

Condannata Coop Estense, vince Esselunga: rivoluzionaria sentenza dell’Antitrust

L’Antitrust ha inaugurato il nuovo corso indicato dal nuovo Presidente Giovanni Pitruzzella ed a farne le spese è stata la Coop Estese. Nella annosa questione Esselunga – Coop, a Modena l’Antitrust ha sanzionato la Coop imponendole di rimuovere ogni ostacolo rivolto a non rendere libera la concorrenza ed ha ritenuto che è “strettamente necessario che siano ripristinate condizioni simili a quelle che si sarebbero potute riscontrare in assenza di infrazione” e di trovare un accordo entro sei mesi con Esselunga perché possa realizzare i suoi progetti. E’ la prima volta che l’Antirtrust non si limita a sanzionare ma ad imporre (come vorrebbero le regole internazionali) di fare tutto ciò che è necessario per consentire una regolare concorrenza in favore del consumatore, vero obbiettivo delle azioni dell’Antitrust. Di fatto lo scorso Giovedì la Coop Estense è stata sanzionata con una multa di 4,6 milioni di euro ma soprattutto è stata obbligata a rimuovere gli impedimenti alla libera concorrenza evitando in futuro di fare ostruzione e di rinunciare al diritto di veto che ha sull’area dell’ex Consorzio Agrario del Comune di Modena, di cui Caprotti ha il 72% e la Coop il 18% (il 10% è del Comune) e di accordarsi per presentare entro sei mesi un piano di riqualificazione dell’area in cui si prevede l’apertura di un Centro Commerciale Esselunga. Attenzione: è la Coop che deve farsi promotrice dell’accordo, non il contrario.
L’intervento dell’Antitrust è quindi rivolto a mettere d’accordo i due storici nemici (Coop Estense ed Esselunga). L’evento segna uno spartiacque: il passaggio alle decisioni che determinano anche interventi coercitivi ad opera dell’Antitrust, oggi finalmente capace, oltreché di sanzionare, anche di determinare immediatamente un nuovo atteggiamento del mercato verso una libera concorrenza. In Gdo tale intervento determina di conseguenza un nuovo rapporto che si deve instaurare tra i player del mercato e le amministrazioni locali, uno dei nodi che sino ad oggi hanno immobilizzato la liberta’ di agire. La decisione dell’Antitrust questa volta si e’ riversata a danno della Coop Estense, ma domani si potrebbe realizzare una determinazione di opposta decisione su un altra questione in altro territorio. Insomma, indipendentemente da chi vince o chi perde questa partita, il vero vincitore deve essere inteso il nostro Paese che fa un bel passo in avanti verso la normalizzazione quindi verso una modernizzazione del mercato.

Fonte: http://www.gdonews.it/